Tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ortofrutticoli: una garanzia per il consumatore
Il Regolamento europeo che definisce le norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli all’interno della comunità europea è il Regolamento CE 1234/2007.
La condizione necessaria per rispettare le normative europee sulla rintracciabilità è l’identificazione degli operatori e dei prodotti in tutti gli anelli della filiera.
Mettere in atto un efficace sistema di tracciabilità permette non solo di rispondere perfettamente alle esigenze di sicurezza alimentare del consumatore e di individuare le responsabilità lungo tutta la filiera, ma anche di rendere più competitiva la propria azienda classificandola come una produzione di qualità.
Per i prodotti ortofrutticoli, le disposizioni specifiche relative alle indicazioni esterne sono riportate nei singoli regolamenti riguardanti le Norme di Qualità, secondo cui ogni imballaggio deve presentare, in caratteri raggruppati sullo stesso lato, leggibili, indelebili e visibili all’esterno le seguenti indicazioni: Identificazione (dell’imballatore o speditore); natura del prodotto (il nome e il tipo commerciale, la varietà è facoltativa); origine del prodotto (paese d’origine e zona di produzione) e le caratteristiche commerciali (categoria e calibro, qualora sia prevista la calibrazione).
La categoria dipende dalla valutazione di parametri esteriori quali la forma, il colore ed il calibro ed è suddivisibile in “extra”, “prima” e “seconda” . La calibratura invece, varia a seconda della specie ortofrutticola considerata e si basa sul peso, sulla lunghezza e sul diametro.
Per standardizzare il più possibile la fornitura di queste informazioni e per rendere i propri prodotti commercializzabili in tutto il mondo i produttori ortofrutticoli adottano il sistema EAN/UCC, che prevede l’impiego di codici a barre per identificare in maniera univoca beni, merci e servizi in tutto il mondo.
La tracciabilità legata ai prodotti ortofrutticoli prevede che tutte le sedi che intervengono nella produzione e nella movimentazione dei prodotti siano identificate, tra cui, stabilimenti di produzione, centri di imballaggio, vettori, grossisti e dettaglianti. I codici EAN/UCC si inseriscono in questo contesto abbinando ad ogni lotto di produzione una carta d’identità elettronica in cui ogni azienda facente parte della filiera può inserire un’ampia gamma di informazioni, dalla provenienza delle materie prime al processo produttivo o al prodotto finito.
Dott.ssa Isabella De Vita
Roma, 12 maggio 2014
Associazione Italiana Consulenti di Igiene Alimentare