ScuolaBio : un progetto educativo in atto negli istituti scolastici del Comune di Roma. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Scuola Bio Il rapporto tra cibo ed educazione deve necessariamente passare attraverso la formazione delle nuove generazioni in modo da creare un domani una società più consapevole e attenta ai vantaggi che derivano da un’alimentazione sana e bilanciata. A tale scopo nasce il progetto “ScuolaBio”, un’idea che nasce dall’esigenza di avvicinare i più piccoli al mondo della tipicità, della stagionalità, e della sostenibilità dei prodotti agro-alimentari, soprattutto ortofrutticoli.

Nelle mense scolastiche del comune di Roma, che erogano circa 80 000 pasti ogni giorno, i prodotti ortofrutticoli bio vengono forniti da cooperative appartenenti al CISA, il Consorzio Italiano Servizi Agricoltura e Ambiente.

Il progetto “ScuolaBio” prevede un percorso didattico-educativo che possa far comprendere agli alunni delle scuole materne, elementari e medie, la grande importanza di un rapporto diretto e lineare tra produttore e consumatore. Esso si sviluppa principalmente in 2 fasi: fornitura di materiale informativo agli istituti scolastici arricchito da supporti informatici e formazione “sul campo” attraverso visite guidate nelle aziende agricole del Consorzio. Tutto ciò è volto alla sensibilizzazione dei bambini verso tematiche legate alla provenienza di ortaggi e frutta favorendo la conoscenza dei prodotti di stagione e a filiera corta.

Scuola Bio Ma cosa si intende per “filiera corta”?La filiera corta presuppone che la distanza esistente tra azienda agricola di produzione e luogo di consumo effettivo dei prodotti ortofrutticoli, sia di pochi chilometri abbattendo la necessità di operatori intermediari del trasporto, quali grossisti o mercati generali che devono poi ridistribuire la merce ai dettaglianti. Riducendo le distanze si riducono anche i tempi che intercorrono tra il momento della raccolta e il momento del consumo permettendo di avere la disponibilità di prodotti sempre freschi.

Favorire e promuovere nelle mense scolastiche il consumo di ortaggi da filiera corta ha anche virtuose motivazioni ambientali, in quanto questo consente di risparmiare notevoli quantità di energia che sarebbe necessaria al trasporto della merce su lunghe distanze, contribuendo a diminuire in modo significativo l’inquinamento e il riscaldamento globale. Inoltre i prodotti a km zero permettono di certificare la filiera in ogni minimo passaggio (tracciabilità), riducendo al minimo il rischio di adulterazioni e manipolazioni.

Dott.ssa Isabella De Vita
Consulente HACCP
Associazione Italiana Consulenti di Igiene Alimentare

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