Salmonella enteritidis e Salmonella typhimurium: ecco quali sono le misure previste dal Ministero della Salute per controllare la diffusione di questi due patogeni negli allevamenti di galline ovaiole per l’anno 2013
Il Ministero della Salute nel 2013 ha previsto un piano nazionale di controllo che ha come obiettivo la riduzione del 10% della prevalenza dei sierotipi di Salmonella enteritidis e typhimurium entro il 31 dicembre 2013 nelle galline ovaiole. Infatti le uova possono essere destinate al consumo umano diretto, ai sensi del Regolamento 1237/2007, solo se provengono da un gruppo di ovaiole soggetto a tale programma nazionale di controllo.
I metodi usati per l’analisi dei campioni ufficiali sono indicati nella ISO 6579-2002, mentre la tipizzazione sierologica deve avvenire seguendo lo schema di Kauffman- White- Le Minor, che classifica il genere Salmonella in base agli antigeni di superficie.
Poiché esistono 2 tipi di allevamenti, in gabbia o a terra, i campionamenti, sia che si tratti di normali procedure di autocontrollo, o di controlli ufficiali, vengono effettuati con due metodiche differenti: nei gruppi in gabbia vengono raccolti 2 campioni di 150 grammi di feci fresche dalla fossa di deiezione al di sotto delle gabbie, mentre nei gruppi allevati a terra le feci vengono prelevate usando due paia di soprascarpe sufficientemente assorbenti, umidificate prima dell’uso con acqua peptonata o sterile. In tutti i campionamenti naturalmente non è previsto l’uso di antimicrobici, cosa che deve essere verificata dall’Autorità Competente. Infatti il gruppo è considerato positivo, anche se è individuata la sola presenza di agenti antimicrobici o di inibitori della crescita batterica.
Le misure che devono essere attuate in caso di riscontro di S. typhimurium o enteritidis a seguito di campionamento in autocontrollo sono: la notifica al Servizio Veterinario con l’inserimento nel Sistema Informativo Malattie Animali Nazionali (SIMAN), l’isolamento del gruppo di volatili sospetto e il prelievo di un nuovo campione che deve essere analizzato esclusivamente presso un laboratorio ufficiale accreditato ISO 17025.
I controlli ufficiali previsti per le galline ovaiole consistono in: a) un campionamento annuale di routine entro almeno 9 settimane dalla macellazione per allevamenti con più di mille capi; b) il campionamento all’età di 22-26 settimane, di galline presenti in capannoni in cui era stata isolata Salmonella typhimurium o enteritidis nel ciclo precedente; c) campionamenti dietro segnalazioni di focolai di tossinfezione alimentare; d) campionamenti di conferma in caso di esiti positivi a S. typhimurium o enteritidis dei campionamenti effettuati durante le procedure di autocontrollo.
Se i campioni positivi provengono da controlli ufficiali, gli animali del gruppo sospetto vengono destinati immediatamente alla macellazione in vincolo sanitario, effettuando quindi tale operazione a fine giornata di lavorazione. La bonifica delle carcasse può avvenire seguendo il Regolamento 1086/2011, o sottoponendole a trattamento termico. Ovviamente il capannone dell’allevamento in cui era stato isolato il gruppo infetto deve essere adeguatamente disinfettato e ripopolato unicamente con animali vaccinati nei confronti del sierotipo isolato. L’avvenuta decontaminazione dovrà essere confermata da un controllo microbiologico ambientale, con almeno 5 tamponi ambientali.
Le uova provenienti da gruppi di ovaiole di cui non sia nota la qualifica sanitaria, da gruppi sospetti di infezione, o da gruppi dichiarati positivi per Salmonella enteritidis e typhimurium, o che sono fonte di infezione in un focolaio di tossinfezione alimentare nell’uomo, devono essere considerate di categoria B e non possono entrare in centri di imballaggio, a meno che il Servizio veterinario non consideri soddisfacenti le misure applicate per prevenire contaminazioni crociate con uova di altri gruppi.
Dott.ssa Isabella De Vita
Consulente HACCP Roma 18 Marzo 2013
Associazione Italiana Consulenti di Igiene Alimentare