Ispezione dei prodotti alimentari: come trovare un ago in un pagliaio

La tecnologia dei raggi-X è ampiamente diffusa nel settore farmaceutico e alimentare per l’ispezione dei prodotti. Uno degli scopi principali della tecnologia a raggi-X nel settore farmaceutico e alimentare è di ispezionare i prodotti o le confezioni per individuare la presenza di corpi estranei o contaminanti quali vetro, ceramica, metallo, pietra o ossa. Non esistono prescrizioni legali in merito all’uso dell’ispezione a raggi-X. Tuttavia, le linee guida più diffuse come l’HACCP e le GMP, nonché gli standard ad hoc definiti da singoli distributori, impongono ai produttori l’obbligo di stabilire programmi di ispezione del prodotto che siano affidabili.

I raggi-X per via della loro lunghezza d’onda, possono attraversare materiali che risultano opachi alla luce visibile. La trasparenza di un materiale ai raggi-X dipende strettamente dalla sua densità: quanto più il materiale risulta essere denso, tanto meno i raggi-X potranno attraversarlo. I materiali densi, inclusi i corpi estranei come il vetro, le ossa e i metalli, risultano in evidenza sulle scansioni, perché riflettono più raggi-X rispetto al prodotto circostante. I raggi-X utilizzati per l’ispezione alimentare non prevedono l’utilizzo di sostanze radioattive come l’uranio, sorgente fisica di radiazioni in emissione continua, ma possono essere spenti e accesi a piacimento.

La selezione eseguita dalla macchina di ispezione viene assistita da un sistema di trasporto dedicato che garantisce il corretto riscontro dell’indagine radioscopica e la certezza che, qualora venga riscontrato un problema di produzione, venga scartato con precisione il prodotto non conforme. Esistono diverse evidenze scientifiche a riprova del fatto che i raggi-X non compromettono in nessun modo la sicurezza né il valore nutrizionale degli alimenti, per questo l’utilizzo di questo sistema di prevenzione del rischio Fisico si sta diffondendo sempre di più nell’industria farmaceutica e alimentare.

A partire dai primi anni ’90, i settori alimentare e farmaceutico si sono affidati alla tecnologia a raggi-X per la rivelazione di corpi estranei potenzialmente pericolosi per tutelare i consumatori e conservare la buona reputazione del proprio marchio. La ragione per cui l’ispezione a raggi-X è così utile nella produzione alimentare e farmaceutica, è che i corpi estranei nascosti risultano così facile da identificare. Con l’ispezione a raggi-X è possibile individuare contaminanti quali vetro, metallo, pietra, ossa, materiali plastici ad elevata densità e gomme. Questa tecnologia è molto utile per la rivelazione di metalli ferrosi, non ferrosi e acciaio inox, anche in prodotti confezionati in lattine, fogli di alluminio o pellicola metallizzata. I sistemi a raggi-X possono essere impiegati per identificare i corpi estranei in un’ampia gamma di utilizzi: dai prodotti non lavorati sfusi ai pasti pronti confezionati, dai prodotti in bottiglia o barattoli di vetro ai prodotti in blister o in bustina. Inoltre il monitoraggio con tale tecnologia permette applicazioni diversificate, come la misurazione della massa, il conteggio di componenti, l’individuazione di prodotti mancanti o difettosi, il controllo dei livelli di riempimento e l’ispezione dell’integrità di confezioni sigillate.

Tutte queste verifiche possono essere svolte contemporaneamente, per cui il prodotto passa attraverso il fascio di radiazioni solo una volta. I sistemi di ispezione a raggi-X, per la loro efficacia, forniscono al produttore gli strumenti di cui hanno bisogno per mantenere l’integrità dei controlli di qualità e dei prodotti in ogni fase della produzione. Un prodotto che supera in modo corretto l’ispezione a raggi-X non sarà motivo di sorprese e il produttore saprà che il prodotto soddisfa le promesse di cui il suo marchio è sinonimo. Evidentemente la Nestlè, nel suo programma di ispezione del prodotto non aveva predisposto un sistema a raggi-X in quanto nel mese di Dicembre si è vista costretta a ritirare dal mercato alcuni lotti di pizze surgelate “Le Creazioni di Casa Buitoni” nelle tre varietà “mozzarella, provolone e pomodorini”, “ spinaci e armonia di formaggi” e “funghi e armonia di formaggi” in seguito alle segnalazioni avvenute in Germania da parte dei consumatori che hanno trovato alcuni piccoli corpi estranei di natura metallica nelle confezioni di pizza. Il ritiro riguarda un ingente quantitativo di prodotto in quanto comprende la produzione con data di scadenza compresa tra giugno e novembre 2013, operazione che si sarebbe sicuramente potuto evitare se fossero stati messi in atto programmi di prevenzione del Rischio Fisico adeguati.

Dott.ssa Isabella De Vita
Consulente HACCP Roma 3 gennaio 2013
Associazione Italiana Consulenti Igiene Alimentare

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